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Un matrimonio infelice è un'opera di Rosa Balistreri che, a metà degli anni '60 alla maniera dei cantastorie, “canta e cunta” la storia vera di sua sorella Maria, brutalmente uccisa a coltellate dal marito Angelo, uomo violento e dedito al gioco.

È una cantata piena di sentimento, di pathos e dolore per una vicenda tragica che ha segnato un'intera famiglia; ma sembra anche essere un monito affinché episodi di tale violenza ed efferatezza non abbiano a ripetersi mai più.

A portarlo sulle scene sarà Oriana Civile, interprete della tradizione musicale siciliana tra le più preziose, che con la sua carica emotiva farà rivivere, attraverso le parole e le note della “voce della Sicilia proletaria”, il dramma della famiglia Balistreri di Licata.

Oriana Civile è stata più volte definita dalla critica “erede di Rosa Balistreri”, titolo che certamente la onora ma dal quale lei stessa si dissocia per l'unicità che Rosa rappresenta nella storia della musica siciliana. Oriana però ha colto in pieno l’invito che la grande cantatrice del Sud ha lasciato a tutti nel suo testamento musicale: “Quann’iu moru cantati li me canti; nun li scurdati, cantatili pi l’antri”. È con questo spirito che Oriana si approccia a questa ballata struggente e pregna di dolore.

Servizio andato in onda il 10 marzo 2017 sullo spettacolo al Teatro Ditirammu di Palermo in occasione della Giornata internazionale della Donna

LE RECENSIONI allo spettacolo

Oriana Civile canta Rosa Balistreri: donne per le donne
di Sara La Rosa - Pubblicato il 14 marzo 2017 su ilvulcanico.it